Programma 2013

“LA CHIMICA E’ L’ARCHITETTURA DELL’INVISIBILE”

apri conferenze  2013 con presentazioni

   Il Club Donegani, perseguendo l’obiettivo di sostegno e divulgazione delle scienze chimiche in tutte le loro applicazioni propone anche quest’anno una serie di conferenze articolate in due cicli che illustrano il ruolo fondamentale svolto dalla chimica in due settori completamente diversi tra di loro: farmacologia e medicina da un lato e beni culturali dall’altro.

 Ciclo A: Chimica – Medicina – farmacologia

 In relazione al primo ciclo si può descrivere il corpo come un complesso laboratorio chimico in cui avviene un’interminabile serie di reazioni che sostengono le nostre funzioni vitali. L’insieme di questi processi chimici che va sotto il nome generico di metabolismo fa sì che i nutrienti presenti negli alimenti vengano digeriti e trasformati in molecole utili per l’organismo. Per citare un esempio molto noto, gli zuccheri, i lipidi ed in carenza di questi le proteine, vengono degradati ovvero catabolizzati per formare molecole che forniscono l’energia necessaria alla contrazione dei muscoli scheletrici e del muscolo cardiaco.Dal momento che numerose e comuni patologie nascono dalla distorsione dei processi metabolici, una loro dettagliata conoscenza facilita l’individuazione della malattia nonché la strategia farmacologica per combatterla.

Alcuni  aspetti della biochimica dell’organismo umano e le relative implicazioni mediche vengono illustrati da Dr. G. La Terra che parlerà del metabolismo del fegato e da Dr. G. Carnevale Schianca  che illustrerà il destino metabolico dello zucchero.

 Lo straordinario sviluppo della medicina va di pari passo con quello delle scienze farmaceutiche. In questo campo il settore di ricerca che va sotto  il nome di fitochimica si dedica all’estrazione e identificazione dei costituenti chimici presenti nei prodotti di origine vegetale, mentre  la farmacologia  studia il loro effetto nell’organismo vivente e il loro possibile uso a fini terapeutici.

L’importanza di questi settori della ricerca per la salute umana viene esaurientemente illustrata dal Prof. G. Appendino che parlerà delle proprietà stupefacenti e medicinali della Cannabis e dalla Dr.ssa Pollastro che ci fornirà un quadro comprensivo degli effetti allergenici dell’Ambrosia, pianta abbondantemente presente nel novarese.

 Ciclo B: Chimica e Beni Culturali

Arte e tecnica forniscono apporti complementari nella concezione di un’opera d’arte. Questa nasce infatti dal diretto rapporto tra ideazione della forma e ricerca dei mezzi tecnici atti a realizzarla. In questo senso l’artista è al tempo stesso scienziato e tecnologo. Malgrado questi legami la storia ci ricorda che arte e scienza sono state spesso tra loro contrapposte. Quando però l’artista ha rifiutato l’apporto delle conoscenze scientifiche, l’opera d’arte ne ha sofferto. Il rifiuto di tecniche collaudate a favore dell’empirismo ha sovente comportato l’uso di materiali e di tecniche improprie che in seguito sono state causa del deterioramento accelerato o addirittura della precoce scomparsa della stessa opera d’arte

 Anche nel settore della conoscenza e della conservazione del patrimonio storico e artistico, il  pieno riconoscimento da parte degli umanisti del ruolo insostituibile della chimica e della altre scienze sperimentali è giunto solo di recente. Ma, come ha sottolineato in un recente libro il Prof. Campanella, oggi si è giunti alla consapevolezza che la Chimica può far molto per l’Arte e i Beni Culturali così come questi possono far molto per la Chimica. Questo intreccio virtuoso necessita, da parte del chimico, lo sviluppo di una particolare  sensibilità e acquisire coscienza che:

conoscere un’opera artistica, pensarne e meditarne il recupero, prevederne i futuri pericoli espositivi, cancellarne i danni del tempo senza alterarne i segni, significa non soltanto eseguire misure di qualità, attendibili, tracciabili, ma anche battere nuove strade, adattare metodi e strumenti, percorrere itinerari esplorativi nuovi con la grave responsabilità che deriva spesso dalla preziosità del campione in esame.

I relatori invitati sull’argomento si prefiggono il compito di rendere tangibili anche ai non addetti i concetti su esposti. Dott. E. Mello ci fornirà una panoramica a tutto campo sul ruolo della chimica nell’arte, Andros proporrà il punto di vista dell’artista sull’uso di un materiale  sintetico quale la plastica nella creazione di un’opera d’arte, mentre due restauratori, Giovanna Mastrotisi e Alessandro Mastrotisi, ci parleranno dell’utilizzo di prodotti chimici nel ridare al bene artistico il suo aspetto più autentico; infine il Prof. Claudio Arias illustrerà i metodi chimico-fisici utilizzati per distinguere un’opera autentica da un falso.